Siamo lieti di annunciare l’inaugurazione della mostra collettiva “Experience 30x30 Expressions”, un’originale esposizione dedicata all’arte contemporanea di piccolo formato 30x30. L’evento si terrà il 19 [...]
Lineadarte Officina Creativa si pregia di proporre la prima Biennale del Libro d’artista campana giunta ormai alla seconda edizione , allineandosi così alle altre grandi città europee che da tempo danno visibilità a questa pratica artistica. Il libro d’artista prende vita con le avanguardie artistiche del Novecento, è il futurista Fortunato Depero a renderlo oggetto d’arte e dargli la dignità di opera d’arte vera e propria , affermandosi così come espressione artistica.L’essenza di ogni libro d’artista stà nella sua unicità, realizzati con tecniche e materiali diversi che possono essere, oltre agli usuali carta, cartoncino e cartone , anche legno, vetro, metallo, plastica o materiale di risulta. Il corpo del libro d’artista difficilmente si discosta dal formato libro tradizionale, mentre variano i sistemi di assemblaggio e di rilegatura oltre che alle dimensioni , si passa da pochi centimetri , come i libretti di 10×10 di Bruno Munari ad esemplari di grandezza monumentale. Biennale del Libro d’artista questa la manifestazione avrà luogo in autunno presso una prestigiosa sede nel napoletana Ideatori, organizzatori e curatori sono Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma
Presentazione Lineadarte Officina Creativa è lieta di proporre la mostra d’arte contemporanea katharsis Gli artisti che vi parteciperanno saranno chiamati a confrontarsi sulla tematica della catarsi qui in breve sintetizzata non ci sono limitazioni nè di tecnica , nè di misura ( pittura, scultura, videoarte, fotografia, installazioni , performance, etc.). Catarsi (dal greco katharsis κἁθαρσις, “purificazione”) è un termine utilizzato per indicare la cerimonia di purificazione che si ritrova in diverse concezioni religiose ed in rituali magici. Nella filosofia e nel linguaggio religioso occidentale ha assunto tuttavia un significato simbolico e spesso soltanto spirituale, a partire da Platone nella cui filosofia il termine si riferisce alla purificazione dell’anima dai mali interiori. Platone utilizza infatti questo termine per indicare la liberazione dal corpo per opera della morte, vista come ritorno dell’anima alla perfezione dopo la costrizione limitante vissuta nella materia. Ma in senso più ampio, Platone intende per “catarsi” un processo conoscitivo attraverso il quale ci si libererebbe dalle impurità dello spirito per tornare ad uno stato di purezza originaria. La Poetica di Aristotele individua la catarsi come il liberatorio distacco dalle passioni rappresentate nell’opera letteraria, distacco che interviene nel momento in cui si coglie la razionalità celata negli eventi. Aristotele, che intende la tragedia quale mimesi della realtà, ne sottolinea l’effetto di purificare, sollevare e rasserenare l’animo dello spettatore da tali passioni, permettendogli di riviverle allo stato contemplativo, attraverso la rappresentazione di vicende che suscitano forti emozioni, pietà e terrore. In un’epoca più vicina alla nostra, il termine “catarsi” è stato ripreso da Sigmund Freud e Joseph Breuer nel 1895, negli Studi sull’isteria, per indicare la liberazione di emozioni in pazienti ansiosi, grazie al recupero di particolari pensieri o ricordi biografici. I due studiosi avevano a quel tempo chiamato il procedimento da loro utilizzato, appunto “ metodo catarchico”. Nell’accezione psicoanalitica, ma anche nello psicodramma Jacob Levi Moreno nelle recenti psicoterapie espressive, nell’arte-terapia, nonché ne Rebirthing , il termine “catarsi” viene utilizzato sempre con il significato di “scarica, sfogo, espressione, liberazione”. Nello psicodramma e nelle arti-terapie, attraverso la rappresentazione, la persona può prendere contatto e comprendere gli aspetti più profondi della sua realtà psicologica ed esistenziale. Si potrebbe distinguere (Landi) tra lo stato di ipodistanza, distanza estetica ed iperdistanza. L’ipodistanza è prodotta dall’immedesimazione con i propri vissuti emotivi, che può generare sofferenza eccessiva e confusione. L’iperdistanza è eccessivo distacco, assenza di emozioni, perlopiù generati da una volontà difensiva o da meccanismi di difesa intrapsichici inconsci. Ad una distanza estetica, infine, la persona può esperire le proprie emozioni senza esserne sommerso, può “sentire intelligentemente” e “capire sentimentalmente”, permettendo la liberazione dei propri vissuti attraverso la catarsi. Quindi la catarsi è sì, sfogo e scarica emozionale, ma anche possibilità di comprensione intellettuale e recupero di preziose energie vitali. Grazie alla catarsi, è quindi possibile intuire il senso evolutivo delle proprie esperienze di vita, e riappropriarsi delle energie fino a quel momento impegnate in meccanismi di difesa tesi a mantenere gli equilibri del conscio. BRUNO AYMONE CHANNEL – KATHARSIS – LINEADARTE… di bay2011